Conte resta solo sul palco. Nessun confronto con la candidata Zaccheo.

1007

Conte resta solo sul palco, accanto a lui c’è la sedia vuota sulla quale si sarebbe dovuta sedere Anna Zaccheo.

La politica non è spettacolo, ma confronto. In tutta Italia– spiega il sindaco in un comunicato stampa – i candidati al ballottaggio stanno partecipando ad interviste, talk e confronti politici, credevo fosse giusto fare la stessa cosa anche a Palo del Colle. Il mio invito è serio, credo che due antagonisti politici che domani si siederanno nello stesso consiglio comunale debbano sapersi parlare. Alle mie telefonate, ai miei messaggi non ho mai ricevuto una risposta (ne ho le prove sul mio cellulare), questo l’ho trovato molto scortese e poco politico. Ho lanciato un appello pubblico perché mi hanno ignorato. Mi spiace che Anna Zaccheo si sia lasciata così condizionare dal suo partito, sono certo che se avesse agito da sola mi avrebbe risposto e forse si sarebbe seduta qui con me e con voi cittadini stasera”.

Infine lancia l’ultimo appello in vista del ballottaggio del 19 giugno a tutti i candidati e agli elettori.

Il 19 giugno – dichiara – saremo chiamati a decidere se Palo del Colle per i prossimi cinque anni sarà governata dall’espressione libera di un movimento cittadino o dal Pd. Siamo di fronte ad un vero e proprio bivio: da un lato un volto nuovo alla politica, scelto da una coalizione che ha governato la nostra città per 15 anni lasciandola in uno stato pietoso, con un debito di oltre 4 milioni di euro; dall’altro il sottoscritto,con una esperienza politica e di governo consapevole, conscia anche degli errori commessi ma sicuramente pronta a proseguire nel cambiamento di Palo del Colle con una squadra di governo competente e all’altezza del ruolo. Resto perché chi mi conosce sa che non amo lasciare le cose a metà. Ho iniziato un percorso che vi assicuro per i prossimi 5 anni permetterà a Palo di risollevarsi nell’ambito della Città Metropolitana, di avere un rilancio nel suo sviluppo economico, culturale e urbanistico.
Non parole, ma fatti: il mio primo compito in questi anni è stanno riportare un comune stuprato dalla vecchia politica ad un equilibrio e ad una stabilità. Ora permettetemi di continuare con progetti nuovi, le cui basi sono già state predisposte. Mi sono candidato senza vincoli alcuni, né interessi di partito. L’ho fatto per rispondere a quella voglia di pulizia e cambiamento che da più parti è stata invocata, e per permettere ai cittadini di ritornare ad essere partecipi del governo della città. Perché, è bene dirlo e ricordarlo, un sindaco non può essere lasciato solo, ha bisogno dell’aiuto di tutta la città per portare a compimento il suo progetto e rispondere alle esigenze della comunità. Ecco perché oggi più che mai il mio appello va a tutti coloro che credono in un futuro diverso e migliore per Palo, indipendentemente dalle ideologie di appartenenza e dai ricatti, che io stesso ho vissuto in prima persona e a cui mi sono ribellato per il bene della nostra comunità, come spero facciate anche voi
“.