Imu sui terreni agricoli. Palo del Colle non più esente

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Ancora vessazioni da parte del Governo centrale ai cittadini. A farne le spese questa volta i proprietari di terreni agricoli che dovranno pagare l’Imu. Infatti il decreto legge 4-2015 del 24 gennaio 2015 (Misure urgenti in materia di esenzione Imu per i terreni montani) ha stabilito che i terreni agricoli siti nel Comune di Palo del Colle, a partire dall’anno d’imposta 2014, non sono più esenti dal pagamento dell’imposta municipale unica, in quanto Palo non è più compreso nell’elenco Istat (Istituto nazionale di statistica) dei comuni montani o parzialmente tali.

Indignazione da parte dell’intera amministrazione Conte. All’indomani della notizia il primo cittadino aveva pubblicato un durissimo post sulla sua pagina fb contro quegli amministratori che castrano l’economia di un Paese già troppo fragile. Ad oggi l’assessore al Bilancio, Oronzo Panebianco fa sapere: “ Si tratta di una vera e propria beffa nei confronti del settore agricolo locale con pericolose conseguenze che ne possono scaturire da parte di un comparto che coinvolge la maggior parte dei nostri cittadini”. Il dl. 4/2015 esenta completamente o in parte dal pagamento del tributo i terreni ubicati rispettivamente nei Comuni classificati totalmente e parzialmente montani. Nell’aggiornato elenco Istat Palo del Colle risulta assolutamente ‘non esente’ dal pagamento dell’imposta, di contro alle limitrofe Bitonto e Grumo. Per tutto questo l’amministrazione Conte ha convocato d’urgenza un consiglio monotematico in cui proporre di far slittare il pagamento sui terreni agricoli dal 10 febbraio al 25 marzo 2015 e procedere, anche con impugnazioni giudiziarie, affinchè Palo del Colle ritorni ad essere nell’elenco Istat catalogato Comune montano o parzialmente tale.
“Ci risultano inspiegabili – dichiara in una nota l’assessore Panebianco – i criteri utilizzati dall’Istat per escludere il nostro Comune sia dall’elenco dei Comuni montani che da quello dei Comuni parzialmente montani quindi sarà necessaria una forte sinergia tra politica ed anche associazioni di categoria per riuscire ad ottenere un risultato che servirà a preservare un settore da sempre colpito da politiche poco attente al mondo rurale”