“Quale città a misura di donna”: Palo del Colle avrà un centro antiviolenza

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Oltre la paura e la violenza, con il coraggio dalla parte delle donne. La sede del centro sarà all’interno del comune e opererà insieme a Bitonto contro la piaga sociale della violenza in tutte le sue forme. “Non un semplice contenitore, ma operativo attivamente sul territorio e nelle scuole per fare prevenzione”, queste sono le parole del relatore Michele Bulzis, giudice onorario presso il tribunale dei minorenni di Bari; ha parlato in occasione dell’evento “quale città a misura di donna”  nel tavolo tecnico dell’ascolto. A parlare a tu per tu con i cittadini sono stati la giornalista Enrica D’Acciò, la psicologa psicoterapeuta famigliare Anna De Vanna e l’assessore ai servizi sociali Maria Alberga: è stata lei ad annunciare la prossima apertura del Cav, il centro antiviolenza.

Noi di Palodelcolle.net abbiamo chiesto maggiori informazioni su tempistiche e funzioni sul territorio.

Domanda – Chi gestirà il Cav?

Risposta – Il centro antiviolenza è relativo all’ambito Palo-Bitonto. Come comune abbiamo stabilito che la sede del centro sarà a Palo ed un giorno a settimana ci sarà uno sportello a Bitonto. L’ufficio di piano ha stilato un bando, pubblicato su Empuglia e sull’albo del comune di Bitonto, ed è rivolto ad associazioni, cooperative, società senza scopi di lucro, che sono iscritti ad Empuglia e che faranno un’offerta, candidandosi. In base ai vari candidati ci sarà una commissione che esaminerà le proposte e si aggiudicheranno la gestione del centro.

Domanda – Quali sono le tempistiche di apertura?

Risposta – La scadenza del bando è fine marzo, poi ci saranno tutte le procedure da rispettare. Abbiamo indicato come sede l’ex ufficio di collocamento, al primo piano del comune.

Domanda – A cosa potrà accedere la persona che si rivolgerà al centro antiviolenza?

Risposta – Saranno tutti servizi integrati, connessi tra loro: ascolto, supporto, accoglienza, formazione lavorativa. Nel caso ci siano persone che non possono più stare nella loro abitazione, verranno indirizzate verso i centri di prima accoglienza e seguite nei passi successivi. Mi piace molto questo progetto perché punta sulla prevenzione ed ha come vocazione quella di agire sul territorio attraverso progetti e per analizzare il fenomeno. È il centro che fornirà il personale qualificato, ed è quello che ci vuole per affrontare il problema.

Il bando è disponibile al seguente link: http://bitonto.trasparenza-valutazione-merito.it/documents/408041355//1468650000//170112_CAV+BANDO.doc