Voto unanime per lo slittamento dell’Imu sui terreni agricoli e il ricorso al Tar

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Il sindaco Conte lo aveva promesso ieri alla stampa: “Domani in consiglio ci assumeremo la responsabilità politica di far posticipare al 25 marzo il pagamento dell’Imu agli agricoltori. E’ comunque inammissibile da parte del Governo chiedere ai Comuni di riscuotere l’Imu sui terreni agricoli per compensare con un gettito incerto e improbabile, il taglio certo di 350 milioni già operato ai danni del Fondo comunale. E’ ingiusto applicare la retroattività della pretesa fiscale chiedendo ai cittadini di pagare oggi per l’anno 2014. Mi sono candidato per far progredire il territorio ed esaudire il sogno per Palo, non per fare l’esattore. Promuoverò un’azione legale”.

Così è stato. Maggioranza e opposizione hanno approvato all’unanimità, dopo un consiglio monotematico, il deliberato per cui: verrà posticipato il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli al 25 marzo; previsto il ricorso al Tar affinchè Palo del Colle rientri, nell’elenco Istat, tra i paesi parzialmente montani; previsti un’azione amministrativa di concerto con le associazioni di categoria e l’ incontro al Ministero dell’Agricoltura.
Unanimi dunque nel considerare il decreto legge 4/2015 ingiusto e iniquo “perché – chiosa Conte – ci devono spiegare come mai l’agro di un Comune come Bitonto, a 118 metri sul livello del mare, è stato definito parzialmente montano a differenza di Palo, 177 metri sul livello del mare, definito non montano. Eppure – con cartine alla mano ha proseguito la sua spiegazione mostrandole a un’aula gremita di cittadini – osservando questa planimetria si nota come Palo si estenda verso la Murgia, incuneandosi fra i territori di Bitonto e Toritto. Per questo l’imposta unica ai coltivatori diretti e imprenditori agricoli palesi la considero una tassa insopportabile, iniqua e ingiusta”.
Un consiglio che, come ha sottolineato il consigliere dell’UdC, Emanuele Cassano, “non si è nascosto dietro gli stereotipi di maggioranza e opposizione, ma a fronte di provvedimenti di una certa portata per la collettività, rimaniamo compatti e favorevoli”.
A creare una profonda spaccatura, tra sindaco e Forza Italia, paradossalmente su un provvedimento voluto e approvato da tutti, la proposta, del consigliere di maggioranza Rocco Della Guardia, ossia “qualora il Comune di Palo non vincesse il ricorso al Tar, l’amministrazione si impegna a restituire, pro capite, quanto versato per l’Imu terreni agricoli anno 2014”.
Dopo una pausa di 40 minuti, oltre i 5 previsti, e Amendolara momentaneamente presidente in sostituzione di D’Agostino, il consiglio si è spaccato in due. Mentre Cassano ha precisato, riportando quanto deciso a margine del consiglio, che “qualora, malauguratamente il ricorso al Tar non fosse accettato, l’amministrazione non restituirà pro capite gli introiti ma parte di essi verranno utilizzati per iniziative generiche rivolte al mondo dell’agricoltura”; Amendolara, in qualità di presidente e di capogruppo di Forza Italia ha controbattuto: “Forse eri distratto: l’amministrazione Conte si impegna a restituire pro capite quanto speso per l’Imposta unica relativa all’anno 2014”.
Inutile l’intervento diplomatico del consigliere di maggioranza Tommaso Ansani: “ soffermiamoci sull’oggetto della delibera, approvandolo all’unanimità e poi penseremo alle iniziative fiscali o contributive rivolte al mondo dell’agricoltura, al nostro impegno morale verso la categoria”.
Immediata la replica del capogruppo UdC, Rocco Guerra: “Nessuno ha mai messo in discussione il voto unanime sulla delibera in questione e quindi sullo slittamento del pagamento Imu a marzo e il ricorso al Tar. Di contro però, per noi dell’opposizione, anche un impegno morale, pur non essendo scritto, è importante. Il sindaco ha parlato di iniziative mentre il consigliere Amendolara di sgravio fiscale. Ad oggi i cittadini devono sapere che siamo uniti sul deliberato, ma piano con le promesse che non possiamo mantenere solo per slancio politico”.
A confermare una diversità di posizione l’ultimo intervento di Conte: “Parlare oggi di promesse senza avere una cognizione di quello che succederà domani mi sembra azzardato. Sicuramente oggi promettiamo di posticipare il versamento Imu a marzo e di impugnare questa causa, insieme, perché la terra non si tocca”.

Ma Amendolara continua su binari a sé stanti, supportato da un fedelissimo Della Guardia che sorprende tutti concludendo: “Se nel bilancio preventivo non trovo una posta seria per il rimborso dell’Imu sui terreni agricoli versati pro capite, io sindaco le prometto, sono opposizione”.