Inaugurato il centro antiviolenza ‘Oltre’. Coppola De Vanna (pres, coop. Crisi): “Niente limiti ma solo orizzonti”

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“Niente limiti ma solo orizzonti”. E’ questo che ha pensato la presidente della cooperativa Crisi (Centro ricerche interventi stress interpersonale), Anna Coppola De Vanna, con tutta la sua equipe, quando ha deciso di riaprire il centro antiviolenza a Palo del Colle. Di qui il nome ‘Oltre’ per un progetto che ridia la speranza a chi quella speranza l’ha perduta. “Lo sguardo dovrebbe andare sempre oltre – ha spiegato la presidente Coppola De Vanna a margine dell’inaugurazione presso la Fondazione San Vincenzo de’ Paoli – Bisogna coltivare il diritto al futuro autodeterminato, pieno di progettazione, speranza. E’ questo che dobbiamo fare piuttosto che rimanere imprigionati nel qui ed ora o, ancora peggio, nel passato. E’ poi c’è l’imprescindibile diritto alla bellezza. Tutti ne abbiamo bisogno, ma chi ha impattato in maniera violenta nella propria vita con il brutto, ne ha decisamente più diritto. Ci piace così immaginare che si possa lavorare insieme, che non ci si debba cristallizzare nella stigmatizzazione dell’esperienza negativa. La nostra è la filosofia del ‘niente limiti ma tanti orizzonti'”.

Riparte di qui, dunque, la cooperativa Crisi, riprendendo quanto cominciato con le ‘Rose di Atacama”, il primo Cav operante per tre anni sul territorio palese, allargandone tuttavia l’orizzonte. “L’idea di centro antiviolenza che vogliamo portare avanti – ha aggiunto la presidente Coppola De Vanna- è quella di prendersi cura non soltanto di chi sfortunatamente inciampa in un’esperienza di violenza ma, soprattutto, del cambiamento di veduta rispetto a questo fenomeno, dell’educazione dei più giovani, della sensibilizzazione a degli uomini, ove possibile. Vorremmo dunque destinare all’intera cittadinanza palese l’idea di realizzare laboratori nella nostra sede, all’interno della Fondazione, lasciata volutamente molto scarna per poterla riempire poi di lavori. Inoltre abbiamo l’obbligo normativo di offrire alle vittime prestazioni standard come l’ascolto, l’accoglienza, il supporto psicologico, la consulenza legale, l’orientamento verso gli altri servizi, l’eventuale protezione in case protette. E infine pensavamo di dedicare un po’ di spazio alle scuole, ai gruppi di aggregazione giovanile proprio perchè è fondamentale la cultura”.

Tante le donne vittime di violenza aiutate in questi anni grazie alla professionalità e all’empatia dell’equipe della cooperativa Crisi, tante le donne che sono riuscite a vedere il proprio orizzonte, tante le storie di rinascita raccolte nel libricino ‘Vite ritrovate oltre la violenza’, tante le donne come “Maria che in un giorno qualunque aveva deciso di cambiare la propria vita e di chiedere aiuto perchè ‘se diventi farfalla nessuno pensa più a com’eri quando strisciavi per terra e non volevi le ali'”.