L'editoriale di Denny Pellegrino

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Dopo mesi di silenzio riparto dalla festa del Santissimo Crocifisso, evento attesissimo da tutti i Palesi, cassa di risonanza potentissima: qualsiasi cosa succeda a Palo in quei 4 giorni di festa assume un significato particolare, ridondante, arriva diretto nelle case dei cittadini e rimbomba come un tuono. Se poi si parla di sparatorie, furti e incidenti nei giorni in cui tutti dovrebbero festeggiare, anche i delinquenti, allora è proprio un?eresia. Eppure a Palo si è tornati a sparare, in pieno centro, in pieno giorno, quando tutte le strade erano chiuse al traffico, i commercianti allestivano i loro chioschetti e la festa era al suo secondo giorno. Uomini in nero, con casco integrale su una moto di grossa cilindrata hanno ?avvisato? qualcuno con qualche colpo di pistola che ha bruscamente interrotto la quiete pomeridiana. A due passi da palazzo San Domenico, da dove il sindaco fa sapere subito dopo su facebook di “essere indignato e non sentirsi garantito nonostante questo sia uno Stato di diritto”. Ma la vita continua e la festa pure, con grande successo e partecipazione. E poi noi di Palodelcolle.net ci ritroviamo sul luogo di un incidente assurdo: un?auto guidata a tutta velocità da due poco più che maggiorenni (secondo la testimonianza della vittima), forse rubata, schiantatasi su un muretto dove sedeva tranquilla una ragazza, ignara di quello che le stesse per succedere. In assoluto ritardo l?intervento delle forze dell?ordine sollecitato più volte dai presenti. I due hanno avuto tutto il tempo di dileguarsi a piedi, tra le strade del paese in festa. C?è chi su facebook ha definito Palo ?Gotham City?, la città di Batman, sinistra, fatta di detriti linguistici, reperti architettonici, rovine segniche. Anche Palo come Gotham, si lascia ridisegnare da tutti coloro che cercano di fare un?estensione di sé: città-maschera, è il palcoscenico su cui la lotta per il dominio territoriale si articola non come occupazione dello spazio, bensì come sua ?rimodellizzazione?; rendere la città il proprio omologo, il proprio abito, il proprio doppio. Così qualcuno domenica sera ha deciso di spegnere coercitivamente tutte le luminarie in piazza Santa Croce perché gli serviva il carburante che alimentava il generatore di corrente. Ma lo spettacolo è andato avanti, nella penombra di un luogo abbellito da migliaia di lampadine spente. E? avvenuto grazie alla professionalità e bravura degli orchestrali; alla volontà dei Palesi di non farsi rovinare uno dei momenti più attesi dell?anno, di aggregarsi, mangiare e godere di spettacoli, sacralità, arte e musica. La festa del Santissimo Crocifisso supera tutti gli ostacoli, ma forse anche a Palo servirebbe un supereroe come Batman …