Obiettivo lettura condivisa nei parchi: fallito. Distrutti due frigobook.

2536

Obiettivo lettura condivisa nei parchi: fallito. Ci sono voluti appena tre giorni dall’installazione dei  quattro frigobook nei parchi palesi perchè due di essi venissero completamente sventrati e tanti libri rubati. L’iniziativa dell’assessora alla Cultura, Sabrina Piccininni, aveva per la prima volta abbracciato ecologia e lettura, trasformando vecchi frigoriferi riciclati in colorate librerie a disposizione di chiunque volesse leggere all’aperto. I primi ad essere barbaramente svuotati dei libri e distrutti sono stati quelli della Pescara e del parco su via Auricarro. In perfetto stato ancora quelli di parco Vittorio Bari e Lenoci. Uno scempio speculare al degrado socio culturale di un paese che continua a sopravvivere in un’arretratezza atavica. Non importa quale amministrazione ci sia, quali iniziative vengano messe in campo, quanti soldi si possano investire per ridare lustro a una realtà sempre più triste: il palese risponde con il solito esemplare atteggiamento oppositivo ed involuto. Un atteggiamento che forse, prima dei libri, richiederebbe l’installazione di telecamere sull’intero territorio e sanzioni esemplari, una primordiale rieducazione alla civiltà e al rispetto del bene comune.  Tanta l’amarezza dell’assessora constatando lo stato dei due frigobook irreparabili. “Bisogna osare” ha continuato a ripetere a chi commentava scettico l’iniziativa, convinta che la cultura salverà il mondo. Ma Palo non è il mondo. Palo è sempre lì, cristallizzata nel tempo e nello spazio. Non si evolve, si involve. Nessun rispetto per la cosa pubblica, che siano le campagne limitrofe ricoperte di rifiuti abbandonati, o il nuovo parco Auricarro lasciato tutte le sere sporco da chi bivacca senza preoccuparsi di ripulire, o i frigobook. E non è vero che ci si abitua a tutto. Maleducazione e scortesia colgono sempre di sorpresa e lasciano un boccone amaro. La noncuranza per l’ambiente in cui si vive è il peggior gesto di maleducazione. Coinvolge tutti, persino quei figli che ancora non si hanno. A Palo non si può osare, si deve iniziare dalla base; non si può pretendere di costruire un castello su fondamenta di fango. Non si può offrire cultura nei parchi prima dell’alfabetizzazione. A Palo la cultura non rende liberi, la cultura viene calpestata e distrutta!