Amendolara non rinuncia alla poltrona di consigliere e rimuove le cause di incompatibilità

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“Basta con il terrorismo politico. Le cause di incompatibilità sono state rimosse, se qualcuno ha da denunciare qualcosa vada dai Carabinieri ma non lo faccia in Consiglio, perché questo non è un tribunale”. Dure le parole del consigliere Della Guardia (Pdl) in difesa del suo capogruppo, Antonio Amendolara, accusato ancora di incompatibilità dai consiglieri di opposizione Terlizzese (Realtà pugliese) e Cutrone (Sel).

Il consiglio del 4 giugno era terminato con un Amendolara dichiarato incompatibile, confermando il parere del Ministero degli Interni e della Prefettura. Il motivo era il sussistente conflitto d’interessi tra la carica di consigliere comunale e il ruolo di progettista Pue (Piano urbanistico esecutivo). La scelta da fare per rimuovere le cause di incompatibilità era inequivocabile: rinunciare alla progettazione dei Pue. E così è successo. Il capogruppo del Pdl ha reso noto al Ministero, Prefettura ed Ente, tramite lettera da lui sottoscritta di “optare per il mandato di consigliere comunale, rinunciando irrevocabilmente alla progettazione di tutti i Pue”.

Non convinta, l’opposizione solleva dubbi nell’ultimo consiglio comunale.


Terlizzese: “Esistono altri Pue pendenti di cui Amendolara è co-progettista, per cui è tuttora incompatibile. Logicamente e giuridicamente l’incompatibilità non può essere rimossa solo con una lettera firmata dal consigliere. Bisognerebbe in autotutela annullare tutti i progetti, per cui i Pue dovranno essere rielaborati da terzi, professionisti ed estranei a logiche di monopolio, soggettive e personalistiche, basti pensare alla lottizzazione Siciliani, progettata da Amendolara e autorizzata da questo Consiglio”.

A ribadire il dubbio anche il capogruppo Udc, Rocco Guerra: “che fine fanno tutti i Pue approvati fino ad oggi progettati dal consigliere Amendolara e per cui è stato dichiarato incompatibile?”

Cassano (Udc): “A noi dell’incompatibilità del consigliere Amendolara non interessa niente! Non è una crociata contro di lui; è un problema istituzionale e giuridico, non politico. Però, trovo inverosimile che l’amministrazione venga in consiglio impreparata sul fatto che la documentazione presentata dal consigliere per rimuovere le cause della sua incompatibilità basti a tutelare l’Ente e rimettere il consiglio comunale in una situazione di serenità. Cosa ne sarà da domani in poi di quegli atti già approvati? Io esigo una dichiarazione che resti agli atti da parte del responsabile del provvedimento”.

Impeccabile il neo segretario comunale, Giulio Rutigliano, sostituto di Alfredo Mignozzi, il quale ha spiegato: “La legge dice che sta al Consiglio decidere se le cause siano state rimosse o meno. La stessa Prefettura non ha richiesto cose specifiche ma si è limitata a ribadire che siete voi a valutare in base a quella che è la vostra specifica situazione politica”.

Irremovibile Conte che questa volta ha difeso Amendolara, chiosando: “La legge dava la possibilità al consigliere di rimuovere le cause di incompatibilità rinunciando all’incarico di progettista Pue. Oggi siamo alla fine di un iter e non dobbiamo far altro che prenderne atto. Il Ministero non ha comunicato che i progetti approvati in passato siano nulli, quindi il Consiglio comunale è chiamato solo a prendere atto delle dimissioni di Amendolara da progettista”.

Rientra dunque a far parte della maggioranza il consigliere Pdl, con 10 voti favorevoli e 5 contrari . Immediate le sue dichiarazioni: “La scorsa volta ero arrabbiato e ho detto che la maggioranza aveva rotto il suo equilibrio. Oggi invece al sindaco Conte dico che è salda e forte più di prima mentre l’opposizione si è compattata solo su una cosa disgustosa, solo su come cacciare via Amendolara”.