Incendio Ecogreen. Legambiente Palo: una tragedia già annunciata. “Quali e quanti inquinanti dispersi nell’ambiente?”

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Sembrava quasi tutto già scritto per Legambiente Palo: l’incendio della Ecogreen e i rischi della zona industriale sulla SS96. Secondo il comunicato stampa del  circolo di Legambiente di Palo del Cole “Miran Hrovatin”, quella è “una zona a forte rischio di incidente industriale di una certa importanza considerando la concomitante e vicina presenza di attività pericolose“.

Inefficienza e scarsa sensibilità verso l’ambiente e la sicurezza della collettività mettono a rischio il nostro territorio e la nostra salute con ricadute pesanti anche sull’agricoltura e le poche attività economiche che sorreggono con grande sacrificio la comunità“.

Da ormai un anno (dal 24 giugno 2019) hanno inoltrato una richiesta al commissario dott.sa Riflesso chiedendo un incontro che “partendo dall’ampliamento dell’Energas, riconsiderasse l’intera situazione della sicurezza “non solo ambientale” della zona industriale/commerciale di Palo del Colle e, tra queste, sulla effettiva viabilità a servizio dell’area“.

Delle due strade di servizio ai lati dell’attuale SS 96, quella lato cava Di Maso è stata chiusa la traffico e, di fatto, inglobata nell’area di accesso alla cava, pertanto, l’unica viabilità rimasta di poco superiore ai 6 mt assolve a tutto il traffico della zona.
Una zona a forte rischio di incidente industriale di una certa importanza considerando la concomitante e vicina presenza di attività pericolose:
Energas sottoposta a normativa da Rischio Incidente Rilevante con passaggio a categoria di rischio superiore a seguito dell’ampliamento,
Milo pastificio che, a poco più di 100 mt dall’Energas, ha impianto dei serbatoi sottoposti alla normativa Atex per pericolo di esplosione,
(Ecogreen Planet ndr) azienda di trattamento rifiuti con spazi di stoccaggio e di manovra dei mezzi a dir poco irrisori.
• Ed ancora un deposito con commercio all’ingrosso di legnami, un gommista con deposito, un’azienda di traslochi con deposito”.

“Così oggi, con l’incendio della (Ecogreen Planet ndr), abbiamo avuto il primo incidente che ha inaugurato la nuova stagione ambientale a Palo del Colle.

“Chiederemo al più presto di avere contezza, anche attraverso una richiesta di accesso agli atti, di quel che è accaduto con due obiettivi prioritari:
cosa è effettivamente bruciato, quali e quanti inquinanti sono stati dispersi nell’area e le relative ricadute sulla salute e sull’economia
• verificare la reale capacità della viabilità a sostenere il traffico dell’intera area e, soprattutto, l’effettiva rispondenza ai requisiti di sicurezza per l’accesso ai mezzi di soccorso in relazione al piano ERIR (Elaborato Rischio Incidente Rilevante) allegato al progetto di ampliamento dell’Energas“.