Palo del Colle: “Se non sei vaccinato, lunedì non entri a scuola”, confusione nelle scuole di infanzia

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Molte mamme hanno veramente paura di quello che può accadere lunedì. Questa è un’applicazione errata della legge, c’è troppa disinformazione sul tema“. Durante la giornata di ieri, siamo stati contattati da alcune mamme dell’associazione Insieme per crescere onlus allarmate dalla poco chiara situazione che verrà affrontata lunedì all’interno degli istituti d’infanzia di Palo del Colle. La presidente dell’associazione Lucia D’Augelli attraverso un comunicato stampa, ha denunciato la confusione creata dalla mal interpretazione delle circolari diffuse dalle regioni relative alla frequenza scolastica dei bambini non ancora vaccinati.

Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, la data del 10 marzo non si riferisce in maniera indistinta a “chi non ha ancora ricevuto il vaccino”: “nelle scuole dove le lezioni partiranno dopo l’11 settembre, l’accesso sarà garantito ai minori che i cui genitori/tutori/affidatari abbiano presentato la documentazione entro la data di avvio delle lezioni stesse. In caso di autocertificazione, è confermato che la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni dovrà comunque essere prodotta entro il 10 marzo 2018“. Pertanto questa scadenza è riferita ai genitori che hanno presentato in precedenza un’autocertificazione, non a tutti i bambini non vaccinati in maniera indistinta.

Secondo la legge di riferimento (ovvero il D.L. 119/2017 all’articolo 1 comma 3), “le vaccinazioni possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta“. Presentare questa esclusione scolastica come tassativa e applicata su tutti i bambini, è errato. Come ci spiega una delle mamme dell’associazione, è possibile che ci siano bambini che si vaccineranno dopo il 10 marzo o che stanno affrontando un iter vaccinale: “escludere anche loro significa violare pubblicamente la loro privacy ed essere additati come untori, oltre che violare la legge“.

Disinformazione e discriminazione – Le mamme che ci hanno contattato, hanno espressamente richiesto di rimanere anonime, dal momento che temono l’esclusione dei loro bambini nel caso in cui si venisse a sapere che non sono vaccinati. Abbiamo voluto approfondire questo tema, ponendo alcune domande.

DOMANDA – Negli ambienti scolastici di Palo del Colle c’è confusione e disinformazione sull’argomento vaccini?
RISPOSTA – Sì, soprattutto fuori la scuola. Capiamo il disagio dei dirigenti scolastici che devono districarsi in circolari poco chiare e leggi uscite da poco, ma tra le mamme c’è molto allarmismo.. a volte anche discriminazioni. Le chat delle mamme sono davvero tremende. Quello che vogliamo far capire è che noi non ci intromettiamo nelle scelte dei genitori. Se vogliono vaccinare i loro figli o meno, a noi non interessa. Non è questo il nostro punto. Noi vogliamo fornire tutti gli strumenti necessari per operare nella piena libertà di pensiero e di scelta. Nessun escamotage, noi parliamo con la legge alla mano, è tutto legale. Vogliamo solo che i genitori siano tutelati dall’enorme quantità di disinformazione che circola in questi ambienti.

DOMANDA – In che senso discriminazioni? 
RISPOSTA –  Sentiamo di casi reali, di mamme spaventate, additate ed escluse da altri gruppi di mamme, per aver detto di essere contrarie ai vaccini o per aver commesso qualche errore burocratico. Dall’ingresso della legge, al genitore è stato dato poco tempo per informarsi e per mettersi in regola; può succedere in alcuni casi, che un genitore non sia in regola perché non conosce le leggi. Le discriminazioni sono reali. Ci sono stati casi in cui si è scoperto che un bambino non era stato vaccinato, e si è creato il vuoto intorno a lui: non l’hanno più invitato alle feste di compleanno ed è stato isolato dai compagni di scuola, come se davvero fosse un untore.

Intanto i movimenti nazionali e le associazioni di categoria sono in fermento per quello che succederà tra meno di 24 ore, ovvero all’orario di ingresso nelle scuole.